"O, l'hai viste quelle?"
"Ma dai, ormai siamo nel XXI° secolo, sono successe tante cose assurde figurati se ci si deve meravigliare di cose del genere. E poi non abbiamo nulla di cui invidiare a nessuno. Solo perchè ci piace parlare di musica o magari ci impegniamo nel sociale e politico non significa che non possiamo parlare ad una ragazza."
"Io non ci credo parecchio ad essere sinceri... però facciamolo, non è un trauma se dovessimo prendere un due di picche."
"Ovvio"
Vi avvicinate, sfoggiate il vostro capello, uno sguardo degno del miglior Pierce Brosnan e con un saluto senza troppi complessi, comincia la conversazione. Stranamente ,va tutto liscio (meno male che hai ascoltato Leandro...) e alla fine, dalle borse (ricordate che farebbero a meno di voi piuttosto che di una borsa; giusto per marcare il loro rapporto)delle due escono due agendine personalizzate e vi porgono il loro bigliettino da visita con tanto di numero, accompagnato dalla frase
" Se passate di qui, fatemi sapere, magari ci scappa qualcosina in più che un drink...".
"Mi devi dire come cavolo hai fatto."
"Tutto merito del mio charme da "Playboy" bello; niente di più semplce"
"Scusa la domanda, ma se la memoria non mi inganna, "Playboy" non era proprio una rivista da gentlman.... o sbaglio?"
"Si vede che sei incolto sull'argomento. Essere un Playboy non significa essere un "guardone"; ma essere un uomo completo, in tutto e per tutto, anche in situazioni simili a queste: usare gli argomenti giusti per conversare con una ragazza, un'occhiata,saper prendere una donna e farla senitire importante, cercando di far emergere il lato più seducente e spesso vero della sua personalità. Mai viste le love-story in TV? Mai sentito di Hugh Hefner?... Meglio che ti racconti una storia."